The Morgana Effect - Waterfront | Messina

Messina, Italia

TITOLO

Concorso per la progettazione del waterfront nell’area di Santa Cecilia, di un nuovo Centro Servizi e di un quartiere ecosostenibile a Messina

CLIENTE

Comune di Messina nell’ambito del programma “Porti e stazioni”

TIPO DI INTERVENTO

Riqualificazione urbana

SUPERFICIE

828.200 mq

STATO

Progetto

The Morgana Effect - Waterfront | Messina

Messina, Italia

TITOLO

Concorso per la progettazione del waterfront nell’area di Santa Cecilia, di un nuovo Centro Servizi e di un quartiere ecosostenibile a Messina

CLIENTE

Comune di Messina nell’ambito del programma “Porti e stazioni”

TIPO DI INTERVENTO

Riqualificazione urbana

SUPERFICIE

828.200 mq

STATO

Progetto

É difficile, a Messina, sviluppare un’ipotesi di nuovo waterfront senza tenere conto del suo lungomare storico, della sua eccezionale forma a teatro, della sua Palazzata e dei suoi progetti, dell’immaginario e dei miti che ruotano intorno all’area dello Stretto.

Il progetto del nuovo waterfront nell’area di S. Cecilia ricerca intenzionalmente un rapporto con il lungomare storico, immaginando che una nuova politica urbanistica possa riportarlo alla qualità del passato. Il lungomare storico va restituito alla città come grande spazio pubblico e come promenade sul mare.

Un miraggio che diventa realtà

Il nuovo waterfront vuole connettersi a quello storico secondo un criterio di continuità degli spazi pubblici e dei percorsi pedonali ciclabili.

Il progetto parte da una nozione di waterfront come sistema infrastrutturale complesso, composto di più reti tra loro interconnesse: una rete dello spazio pubblico con percorsi pedonali e ciclabili che mette in relazione i due lungomare; una rete ambientale che, partendo dal nuovo parco urbano di progetto sulle aree ferroviarie dismesse, penetra nella città e si riconnette ai corridoi ambientali della zona Falcata e dei rilievi. La rete ambientale e infrastrutturale della costa è così riorganizzata al fine di costruire un vero e proprio insieme.

L’idea è avere due lungomari interconnessi dalla stazione marittima di Angiolo Mazzoni che, alleggerita dalle sue funzioni di terminal marittimo-ferroviario, diviene, di fatto, il nodo di scambio tra due parti di città. L’intero sistema del waterfront trova la sua genesi nell’arco architettonico della stazione marittima progettata da Mazzoni che viene elevata a landmark urbano del nuovo fronte mare messinese, “porta” di accesso al nuovo waterfront. A partire da questa (la cui nuova destinazione prevede un uso museale) si sviluppano tutte le altre componenti, in primis il centro servizi pensato come una centralità urbana.

Protagonisti del cambiamento divengono poi il porto turistico e le attrezzature balneari; il nuovo fronte della città consolidata; l’eco-quartiere e infine la nuova stazione passeggeri. In questi termini il waterfront non si identifica semplicemente con il lungomare, ma si articola in una pluralità di aree di intervento realizzando un complesso sistema di mediazione tra la città ed il mare.

Credits

DESIGN ARCHITECTS Guendalina Salimei – Tstudio

URBAN PLANNING Rosario Pavia

MARINE ENGINEERING Thetis s.p.a.

ENERGY ENGINEERING Transsolar/klima engineering

ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY Malearc

ARCHEOLOGIST Alessandra Maniaci, Stefania Faro

ANTHROPOLOGIST Marilena Maffei

GEOLOGIST Mario Cacciato Insilla

OTHER CONSULTANCY Leonardo Santoro

STRUCTURES VIA ingegneria

3D Views

TStudio

Marucci, G. (a cura di), Naturalmente… architettura. Di Baio: Milano 2013, pp. 141-143.
Salimei, G., Waterfront Messina. In: “Metamorfosi Quaderni di architettura” n. 4. Lettera Ventidue: Siracusa 2018, pp. 24-27.
Salimei, G., Tstudio - City Landscape. Ilios: Bari 2012, pp 78-89.
Esposto a La Biennale dello Stretto 2022, direttore Alfonso Femia, Forte Batteria Siacci, Italia.