Scuola Media dell’Istituto Comprensivo di Fiuggi
Comune di Fiuggi
Provincia di Frosinone – Regione Lazio – Italia
TITOLO
Demolizione e ricostruzione della scuola media nell’ambito dell’Istituto comprensivo di Fiuggi
CLIENTE
Comune di Fiuggi
TIPO DI INTERVENTO
Demolizione e ricostruzioni
STATO
In progress
Una scuola deve essere come una città, un microcosmo urbano. Come per gli abitanti i caratteri fondamentali che definiscono una città sono le piazze, i luoghi della sosta, la mobilità, i luoghi dell’attraversare, la natura e gli spazi verdi all’aperto, allo stesso modo il progetto del Plesso scolastico a Vallo della Lucania si articola attorno ad una corte verde. Il plesso è caratterizzato da percorsi-atri-strade, quasi a formare una sorta di “passage” urbano che, collegandosi con il contesto esistente, crea un continuum di spazi caratterizzati dalla forte presenza dell’elemento naturale. Le grandi pareti vetrate consentono una forte interrelazione tra interno ed esterno, tra la corte i corpi della scuola. Il campus così articolato e dinamico diventa elemento mediatore tra il paesaggio interno e il territorio antropizzato.
Una scuola come un microcosmo urbano, dove spazi di apprendimento, socialità e natura si intrecciano per creare un ambiente dinamico e aperto alla comunità
La soluzione adottata per la l’edificio oggetto di intervento, tiene conto della visione di una scuola come luogo per l’apprendimento e per la socialità. La concezione di un’aula che non coincide con la classe conferendole la capacità di assumere differenti usi e adattarsi a diversi metodi didattici; la distribuzione intesa come percorso e come luogo dello stare; l’integrazione con le aree aperte pensate come spazio di relazione tra gli studenti e il paesaggio e la possibilità di alcuni ambienti di essere aperti ai cittadini al di fuori dell’orario scolastico, rendono l’edificio un luogo caratterizzato da una ricchezza sociale che riproduce alcune dinamiche della città.
La relazione che si instaura tra i fruitori della scuola e l’architettura può essere assimilata a quello tra individuo e comunità di cittadini.
Gli spazi della scuola non sono quindi pensati come luoghi in cui acquisire nozioni ma tentano di interpretare le interazioni collettive tipiche della città.
La scelta progettuale si fonda sul poter costruire un’architettura capace di instaurare degli spazi di relazione. A tal proposito si è pensato di costruire un volume a C che esternamente acquisisce il filo della strada e internamente genera una corte urbana con l’edificio della scuola elementare. Spazio di distribuzione, luogo dell’interazione, sede del confronto, la nuova corte con spazi a quote differenti aperti o coperti riproduce all’interno del microcosmo scolastico le dinamiche di una piazza urbana.
Poiché lo sviluppo sociale è visto come parte integrante dello sviluppo cognitivo, lo spazio viene progettato e predisposto per facilitare gli incontri e il fare insieme; lo spazio tende a garantire che ogni studente si senta a proprio agio sia come singolarità che in gruppo. Ognuno deve potersi integrare nell’esperienza educativa che esso offre, così da essere riconosciuto e riconoscersi come membro attivo della comunità scolastica, e coinvolto nelle attività che vi si svolgono.
Lo spazio della scuola è pensato quindi come un microcosmo urbano all’interno di un sistema naturale. Le aule seppure schermate a dovere sono in diretto contatto con la natura circostante del lotto e godono di ampie viste sull’intorno del lotto che questo punto diventa uno spazio/parco.
Il comfort ambientale è così assicurato non solo in termini di temperatura ma anche di visibilità e di godibilità dell’essere a diretto contatto con un parco.
Lo spazio viene pensato anche considerando i tempi, per favorire le relazioni tra studenti e docenti, tra tutto il personale e i genitori, affinché sia assicurato il benessere degli adulti che lavorano, in modo che il progetto nel suo complesso abbia valore.
L’edificio è pensato in cemento armato. Una prima parte dove sono l’atrio, le aule e gli spogliatoi è di tipo ordinario (corpo A) La parte da dedicare alla palestra e quella dove sono ubicati i laboratori sono sempre in cemento armato ma prefabbricato (corpo B).
La scelta tecnica di divisione in due corpi di fabbrica, A e B, strutturalmente diversi, adiacenti l’uno all’altro e collegati tra di loro, permette di appaltare e realizzare in prima fase il Corpo A, perfettamente funzionante, all’interno della capienza finanziaria così come da finanzia-mento attualmente disponibile presso l’ente. La realizzazione, in una seconda fase del corpo B, anche eventualmente in contemporanea alla prima, al momento del reperimento di ulteriori risorse economiche da parte dell’amministrazione comunale e messe a disposi-zione dell’intervento complessivo.
Credits
DESIGN ARCHITECTS Guendalina Salimei – Tstudio
DESIGN SUPPORT Massimiliano Celani
STRUCTURE Roberto Rocco
MEP Alessandro Cocco, Maurizio Basili, Roberto Ciotoli, Marco Cocco
GEOLOGIST Velia Giardello
LANDSCAPE DESIGNER Grazia Chillocci
CONTRACTOR Italia Opere spa
Scuola Media dell’Istituto Comprensivo di Fiuggi
Comune di Fiuggi. Provincia di Frosinone – Regione Lazio – Italia
TITOLO
Demolizione e ricostruzione della scuola media nell’ambito dell’Istituto comprensivo di Fiuggi
CLIENTE
Comune di Fiuggi
TIPO DI INTERVENTO
Demolizione e ricostruzioni
STATO
In progress
Una scuola deve essere come una città, un microcosmo urbano. Come per gli abitanti i caratteri fondamentali che definiscono una città sono le piazze, i luoghi della sosta, la mobilità, i luoghi dell’attraversare, la natura e gli spazi verdi all’aperto, allo stesso modo il progetto del Plesso scolastico a Vallo della Lucania si articola attorno ad una corte verde. Il plesso è caratterizzato da percorsi-atri-strade, quasi a formare una sorta di “passage” urbano che, collegandosi con il contesto esistente, crea un continuum di spazi caratterizzati dalla forte presenza dell’elemento naturale. Le grandi pareti vetrate consentono una forte interrelazione tra interno ed esterno, tra la corte i corpi della scuola. Il campus così articolato e dinamico diventa elemento mediatore tra il paesaggio interno e il territorio antropizzato.
Una scuola come un microcosmo urbano, dove spazi di apprendimento, socialità e natura si intrecciano per creare un ambiente dinamico e aperto alla comunità
La soluzione adottata per la l’edificio oggetto di intervento, tiene conto della visione di una scuola come luogo per l’apprendimento e per la socialità. La concezione di un’aula che non coincide con la classe conferendole la capacità di assumere differenti usi e adattarsi a diversi metodi didattici; la distribuzione intesa come percorso e come luogo dello stare; l’integrazione con le aree aperte pensate come spazio di relazione tra gli studenti e il paesaggio e la possibilità di alcuni ambienti di essere aperti ai cittadini al di fuori dell’orario scolastico, rendono l’edificio un luogo caratterizzato da una ricchezza sociale che riproduce alcune dinamiche della città.
La relazione che si instaura tra i fruitori della scuola e l’architettura può essere assimilata a quello tra individuo e comunità di cittadini.
Gli spazi della scuola non sono quindi pensati come luoghi in cui acquisire nozioni ma tentano di interpretare le interazioni collettive tipiche della città.
La scelta progettuale si fonda sul poter costruire un’architettura capace di instaurare degli spazi di relazione. A tal proposito si è pensato di costruire un volume a C che esternamente acquisisce il filo della strada e internamente genera una corte urbana con l’edificio della scuola elementare. Spazio di distribuzione, luogo dell’interazione, sede del confronto, la nuova corte con spazi a quote differenti aperti o coperti riproduce all’interno del microcosmo scolastico le dinamiche di una piazza urbana.
Poiché lo sviluppo sociale è visto come parte integrante dello sviluppo cognitivo, lo spazio viene progettato e predisposto per facilitare gli incontri e il fare insieme; lo spazio tende a garantire che ogni studente si senta a proprio agio sia come singolarità che in gruppo. Ognuno deve potersi integrare nell’esperienza educativa che esso offre, così da essere riconosciuto e riconoscersi come membro attivo della comunità scolastica, e coinvolto nelle attività che vi si svolgono.
Lo spazio della scuola è pensato quindi come un microcosmo urbano all’interno di un sistema naturale. Le aule seppure schermate a dovere sono in diretto contatto con la natura circostante del lotto e godono di ampie viste sull’intorno del lotto che questo punto diventa uno spazio/parco.
Il comfort ambientale è così assicurato non solo in termini di temperatura ma anche di visibilità e di godibilità dell’essere a diretto contatto con un parco.
Lo spazio viene pensato anche considerando i tempi, per favorire le relazioni tra studenti e docenti, tra tutto il personale e i genitori, affinché sia assicurato il benessere degli adulti che lavorano, in modo che il progetto nel suo complesso abbia valore.
L’edificio è pensato in cemento armato. Una prima parte dove sono l’atrio, le aule e gli spogliatoi è di tipo ordinario (corpo A) La parte da dedicare alla palestra e quella dove sono ubicati i laboratori sono sempre in cemento armato ma prefabbricato (corpo B).
La scelta tecnica di divisione in due corpi di fabbrica, A e B, strutturalmente diversi, adiacenti l’uno all’altro e collegati tra di loro, permette di appaltare e realizzare in prima fase il Corpo A, perfettamente funzionante, all’interno della capienza finanziaria così come da finanzia-mento attualmente disponibile presso l’ente. La realizzazione, in una seconda fase del corpo B, anche eventualmente in contemporanea alla prima, al momento del reperimento di ulteriori risorse economiche da parte dell’amministrazione comunale e messe a disposi-zione dell’intervento complessivo.
Credits
DESIGN ARCHITECTS Guendalina Salimei – Tstudio
DESIGN SUPPORT Massimiliano Celani
STRUCTURE Roberto Rocco
MEP Alessandro Cocco, Maurizio Basili, Roberto Ciotoli, Marco Cocco
GEOLOGIST Velia Giardello
LANDSCAPE DESIGNER Grazia Chillocci
CONTRACTOR Italia Opere spa