Progetto Polis. Realizzazione nuovi uffici coworking

Napoli, La Spezia, Palermo, Milano, Roma - Italia. Europa

TITOLO

Progetto per la realizzazione di nuovi uffici coworking

CLIENTE

Poste Italiane S.p.a.

TIPO DI INTERVENTO

Nuova costruzione

STATO

Progetto

Progetto Polis. Realizzazione nuovi uffici coworking

Napoli, La Spezia, Palermo, Milano, Roma - Italia. Europa

TITOLO

Progetto per la realizzazione di nuovi uffici coworking

CLIENTE

Poste Italiane S.p.a.

TIPO DI INTERVENTO

Nuova costruzione

STATO

Progetto

Come cattedrali laiche, gli edifici delle Poste hanno da sempre rivestito un ruolo cruciale nelle città.

Il “Progetto Polis” prevede di riportare al centro della città alcuni edifici iconici delle Poste Italiane che hanno contraddistinto l’architettura e il design del Novecento italiano attraverso la realizzazione di nuovi uffici di coworking mediante la conversione di alcuni ambienti che fanno parte del copioso patrimonio delle Poste.

La fabbrica dell’innovazione. Dialogo, rispetto e riattivazione della grande tradizione moderna dei palazzi postali italiani

Il progetto coinvolge alcune architetture di importanti firme del Novecento come l’edificio di Napoli di Giuseppe Vaccaro, quelli di La Spezia e Palermo di Angiolo Mazzoni, di Roma di Armando Titta, di Milano – Cordusio di Paolo Cesa Bianchi e Ferrino Giannini e di San Felice al Circeo di Pierluigi Spadolini e coniuga l’esigenza delle Poste di creare un nuovo design con elementi identificativi del coworking comune in tutta la penisola (portale d’ingesso, del luogo dell’accoglienza, del conference wall e del tavolo condiviso) e l’importante spazialità di questi edifici che sono caratterizzati da rilevanti presenze artistiche ed emblematici elementi di arredo che rappresentano la storia del design.

Ciascun coworking disegnato prevede un uso equo e universale da parte di tutti gli utenti adattandosi alle diverse abilità di ognuno attraverso una progettazione semplice che prevede un uso intuitivo che permette di eliminare qualsiasi barriera presente. Questo consente di migliorare la fruizione di spazi di particolare pregio architettonico spesso interdetti al pubblico, senza snaturare l’immagine degli edifici ma preservandone i caratteri originari e conservando le peculiarità stilistiche che ogni edificio presenta. Il tema della flessibilità delle configurazioni spaziali, oltre a determinare un’accessibilità per tutti, permette di pensare ad interventi interamente reversibili garantendo all’occorrenza il ripristino dello stato attuale dei luoghi.

Progetto Polis

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Credits

DESIGN ARCHITECTS Guendalina Salimei – Tstudio | D2U Design to users 

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