Museo Crypta Balbi

Roma - Italia

TITLO
Riqualificazione e valorizzazione dell’area archeologica Crypta Balbi

CLIENTE
Museo Nazionale Romano

TIPO DI INTERVENTO

Restauro e riutilizzo

SUPERFICIE

9.000 mq

STATO

In progress

Museo Crypta Balbi

Roma - Italia

TITLO
Riqualificazione e valorizzazione dell’area archeologica Crypta Balbi

CLIENTE
Museo Nazionale Romano

TIPO DI INTERVENTO

Restauro e riutilizzo

SUPERFICIE

9.000 mq

STATO

In progress

L’obiettivo del progetto è stato quello di recuperare l’intero sito come sistema culturale articolato e polifunzionale aperto alla città, restituendo all’area di Crypta Balbi la sua valenza storica e urbana.
Il bene torna ad essere un luogo collettivo dove l’antico ritorna al nuovo, la materia diventa rovina e la Crypta rincontra Roma.
Rendere pubblico questo pezzo di città antica significa agire considerando il tema della conservazione dei singoli strati cronologicamente connotati; proteggendo i singoli manufatti; rendendo fruibile in maniera sicura l’intera compagine archeologica; realizzando un’opera chiaramente contemporanea e riconoscibile rispettosa dell’antico e non invasiva.

L'antico ritorna al nuovo. La materia diventa rovina e la Crypta rincontra Roma

L’intero complesso della Crypta Balbi è caratterizzato da una naturale stratificazione cronologica suggerendo un lavoro per layer che si intersecano e sovrappongono interpretando e restituendo la complessità storica del sito.
L’idea di legame con l’urbano si sostanzia in un’azione progettuale che recupera le stratificazioni cronologiche distinguendo un percorso di epoca romana e uno rinascimentale (fisicamente coincidente con la quota contemporanea).
Quest’ultimo percorso, totalmente pubblico, è contraddistinto da parti coperte e aree aperte a cui poter accedere da tutte e quattro le strade che delimitano l’isolato nel quale la Crypta è inserito: via delle Botteghe Oscure, via Michelangelo Caetani; via dei Delfini; via dei Polacchi.

Gli spazi pubblici sono contraddistinti da una parte coperta configurata come un piazzale rinascimentale e da una passerella che conforma un percorso narrativo per ammirare e comprendere dall’alto gli scavi archeologici. La moltiplicazione degli accessi all’area consente di determinare le giaciture (longitudinali e trasversali) a cui corrispondono diversi piani narrativi ed esperienziali che rendono la visita un racconto.
La narrazione consente una agevole comprensione dello spazio anche a persone con diversa abilità, prevedendo una serie di elementi tattili e supporti multimediali che permettano a tutti di approfondire la conoscenza dello spazio.

La passerella diventa percorso museale essa stessa: racconta la storia del luogo, inquadra punti specifici della compagine archeologica; mette in mostra resti e oggetti originali; si dota di specifici punti di affaccio e sosta. Aiuta quindi nella leggibilità del bene dotandosi di specifici dispositivi di conoscenza che consistono in cambi di pavimentazione, un attento progetto dell’illuminazione, l’inserimento di supporti multimediali e interattivi, pannelli informativi multilingue e scritti in alfabeto braille.
Il percorso ha delle porzioni che raccontano l’evoluzione storica che ha portato alla conformazione attuale della Crypta attraverso le modificazioni intervenute nel corso della storia.

Questo racconto, accompagnato da vari dispositivi descrittivi, si sviluppa con momenti di pausa e valorizzazione che consentono di apprezzare gli “oggetti-museo” che via via si svelano durante la visita.

Credits

PROJECT AND SAFETY COORDINATOR BCD Progetti
DESIGN ARCHITECTS Guendalina Salimei – Tstudio
MEP AI Studio- AI Engineering
RESTORATION Ana Julia Gallinal Gomez
ARCHEOLOGY Marco Ricci

3D Views

Tstudio