Il tema landform indaga la possibilità dell’architettura di organizzare il vuoto, integrandolo nel paesaggio naturale e antropico: un’architettura di suolo, che ricerca una relazione profonda con le pieghe e le conformazioni del sito.
I progetti nascono, infatti, dal suolo, dalle sue pieghe, dai suoi segni, dalle sue stratificazioni, dalle sue cavità e rilievi. L’architettura così non si rivela immediatamente, non si impone come icona assoluta, ma si rivela poco alla volta, si lascia scoprire nell’avvicinamento, diventa frammento di un processo più ampio.
Si dissolve e s’integra nel paesaggio, non si impone più come volume che occupa spazio ma piuttosto come evento che organizza il vuoto, assorbendo le regole sottese dalla trama del paesaggio e del terreno. L’architettura lavora con la terra, inventa nuovi paesaggi tra artificio e natura, “gioca” con le conformazioni geografiche reali o reinterpretate.
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