Il tema delle geografie urbane indaga invece il tentativo – a scala territoriale – di dare suggerimenti e proporre linee guida progettuali attraverso il rapporto con i segni del territorio ma anche attraverso la reinterpretazione di tracce storiche, della tradizione e quindi dell’identità dei luoghi.
Queste letture divengono materiale di progetti ready made, pronte ad essere manipolate, sempre nell’ottica di una fusione tra urbanistica, paesaggio ed architettura, anche in chiave sociale. In questo senso, il ruolo formativo dei dati geografici, della morfologia del paesaggio urbano e naturale, degli strati archeologici, dei tracciati topografici profondi, risulta come uno stimolante approccio al progetto.
All’anonimato dell’architettura dell’International style e al formalismo dell’architettura nostalgica, molto apprezzati oggi in buona parte del mondo, questo approccio contrappone un’architettura legata al contesto paesaggistico e culturale, suggerendo soluzioni tipologiche e tecnologiche avanzate ma attente all’evoluzione delle architetture locali, capaci di interpretare a pieno le specificità straordinarie del contesto.